La Fitoterapia oggi Gli esseri umani hanno sempre avuto, sin dalla
preistoria, un contatto costante
con le piante
ed il mondo vegetale. Dalla necessità di alimentarsi l'uomo ha
scoperto subito i primi effetti
benefici o tossici del mondo vegetale che lo circondava. Osservando il
comportamento degli animali che meglio di lui sapevano scegliere tra mille
erbe, arbusti e foglie della
foresta, scopre da quali piante trarre il miglior nutrimento e con quali
trarre sollievo ai
suoi problemi fisici; nascono
così le prime nozioni di Medicina
Popolare. La Fitoterapia è quindi la prima forma di medicina
conosciuta dall'uomo, per lunghi secoli sarà il più importante mezzo
terapeutico per lenire e curare
le sue malattie.
Non esiste al mondo popolo
che non abbia sviluppato nella sua storia secolare una propria cultura medica in cui la conoscenza
del mondo vegetale sia sempre
stata la base e la fonte di tutte le primordiali
tecniche terapeutiche. Nel corso
dei secoli, la Fitoterapia è passata dalla fase di scienza empirica a quella di vera e propria scienza
medica. Ai nostri giorni assistiamo ad un nuovo interesse crescente
da parte della classe medica per tale antichissima disciplina, interesse
spesso reso necessario dal nascere
di nuove tendenze , da
mode o vere esigenze di riscoprire metodiche terapeutiche "soft" che meglio rispettino l'integrità del
nostro corpo. Il pullulare di Erboristerie denota la consistenza del fenomeno. Purtroppo il nostro paese, in assenza di una legge appropriata che regoli e
disciplini il settore, permette
a personale non medico, privo di specifiche conoscenze cliniche e
farmacologiche, di esercitare "abusivamente" tale disciplina provocando ovvi inconvenienti (reazioni tossiche, ecc.) nella popolazione, screditando quindi
una tecnica terapeutica degna di attenzione e studio. Un bisogno di un ritorno ad una Medicina più naturale ma
pur sempre scientifica ha fatto sì che sia l'ONU che l'OMS
favorissero nuove ricerche sulla Fitoterapia facendone una
scienza sempre più attuale,
anche perché nel mondo, a causa degli alti costi dei Farmaci di sintesi, molti stati in via di sviluppo fanno
ancora largo uso di Farmaci vegetali (India, Cina, Pakistan, Corea, Cuba, ecc.) La Medicina Moderna attinge sempre di più dai principi
attivi di estrazione vegetale. Da queste ricerche e rivisitazioni abbiamo avuto grandi "intuizioni"
in campo farmacologico: persino molti farmaci oncologici tra i quali la
vincristina (Vinca Minor) ed il
tassolo (Taxus brevifolia) sono così stati scoperti in natura e poi
riprodotti in laboratorio. Appare quindi sempre più necessario che il medico moderno si riappropri
della conoscenza e dell'uso di tali sostanze utili per curare e lenire
malattie, tenendo presente che per molte patologie che ci affliggono il ricorso
quotidiano al farmaco chimico di sintesi potrebbe con il tempo essere più
dannoso che utile e che piccole problematiche possono essere risolte con semplici rimedi. |